15 febbraio 2016

#ContrattoSubito

Rinnovare i contratti, pubblici e privati
Migliorare i servizi, valorizzare il lavoro
Giovedì 14 aprile 2016 – Sciopero generale di categoria per la Lombardia

#ContrattoSubito

Nonostante gli oltre 6 anni di blocco il Governo continua a ritenere la contrattazione nei settori pubblici un’attività residuale sulla quale non vale la pena investire risorse. La legge di stabilità per il 2016 ha stanziato solo 300 milioni di euro per i contratti pubblici, insufficienti a dimostrare la reale volontà di avviare la stagione dei rinnovi per oltre 3 milioni di lavoratrici e lavoratori. La stessa sentenza della Corte Costituzionale di luglio 2015, che giudicava illegittimo il perdurare del blocco dei contratti da parte del Governo, è stata disattesa.

Questo atteggiamento del Governo non è più tollerabile!

I sindacati di categoria di CGIL CISL UIL hanno da tempo presentato le richieste per rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e rilanciare la contrattazione nelle amministrazioni pubbliche, a maggior ragione in presenza di ulteriori e nuove modifiche degli assetti istituzionali per effetto della legge Madia:
Ü Immediata definizione dei 4 comparti di contrattazione sulla base delle esigenze di razionalizzazione e funzionalizzazione e definizione delle specificità dei singoli settori in un’ottica di valorizzazione delle professionalità e delle risorse a disposizione;
Ü Stipula di un Contratto nazionale triennale, dal 1/7/2015 al 1/7/2018, che contenga, per tutti i comparti, il riconoscimento di 150 Euro medi a regime a titolo di rinnovo e recupero da ripartire tra i due livelli di contrattazione, anche in considerazione della produttività, della carriera e dei contributi previdenziali relativi degli emolumenti persi in costanza di blocco contrattuale;
Ü Attivazione di relazioni sindacali improntate al rafforzamento degli istituti della partecipazione e a sancire definitivamente l’esigibilità della contrattazione da finanziare anche con la lotta agli sprechi e alla spesa improduttiva;
Ü Individuazione di una disciplina utile a superare i vincoli della legge Fornero e a stabilire forme di flessibilità in uscita che prendano anche in considerazione disposizioni eccezionali per i lavori usuranti, nonché l’incentivo all’integrazione e alla parificazione della previdenza complementare pubblica a quella privata;
Ü Valorizzazione della valutazione con riferimento alla performance organizzativa piuttosto che a quella individuale.
I lavoratori, pubblici e privati, dei servizi di pubblica utilità hanno diritto al rinnovo del contratto nazionale. Al paese servono contratti innovativi per migliorare la qualità dei servizi riconoscendo il valore del lavoro.
Per questo chiediamo che i nuovi contratti nazionali tornino a essere gli strumenti di regolazione dei rapporti di lavoro e garantiscano il potere d’acquisto delle retribuzioni.
Per questo chiediamo maggiore forza della contrattazione integrativa, che si articoli nei livelli regionale, territoriale, di sito e aziendale, per garantire a tutti i lavoratori, pubblici e privati, che a parità di lavoro corrispondano stessi diritti e stesse retribuzioni. Affidando alla contrattazione di livello regionale il presidio dei processi di mobilità, di riorganizzazioni e di ristrutturazioni aziendali, per monitorare e prevenire le situazioni di crisi aziendale per difendere i livelli occupazionali.
Per questo chiediamo l’immediata riapertura dei tavoli per i rinnovi contrattuali di ARIS, AIOP e Fondazione Don Gnocchi.

La Riorganizzazione del Sistema Sociosanitario Lombardo

In Regione Lombardia, dall’1 gennaio 2016 è entrata in vigore la legge di riordino del sistema sociosanitario lombardo che ha accorpato nelle nuove Aziende Socio Sanitarie Territoriali i servizi sanitari prima di Aziende Ospedaliere e ASL e ha istituito le nuove Aziende Territoriali della Salute cui sono trasferite le funzioni delle vecchie ASL non ricomprese nelle nuove ASST.
Le categorie di CGIL CISL UIL da tempo hanno chiesto a Regione Lombardia di avviare un confronto vero e ed esigibile, sia a livello regionale, sia a livello territoriale, sia a livello di ciascuna nuova azienda, per definire l’organizzazione dei servizi, le condizioni del passaggio di tutto il personale dalle vecchie alle nuove aziende, armonizzare i trattamenti economici del personale proveniente da realtà contrattuali e organizzative spesso molto diverse.
Abbiamo chiesto di definire un accordo quadro regionale per dare maggiore titolarità alle Rappresentanze Sindacali Unitarie nelle singole aziende.
Finora con Regione Lombardia non si riesce ad andare oltre il confronto frammentato, su singoli aspetti della riorganizzazione rifiutando di affrontare le questioni in un quadro d’insieme utile ad assicurare il mantenimento e il miglioramento dei servizi ai cittadini e una reale prospettiva di valorizzazione per i lavoratori.

#Giustorario e Vertenza Occupazione

Il 28 novembre scorso per l’Italia è entrata definitivamente in vigore la normativa europea sull’orario di lavoro che impone il rispetto delle 11 ore di intervallo tra un turno e l’altro, il non superamento delle 48 ore di lavoro settimanale (tra lavoro ordinario e straordinario), il rispetto del riposo settimanale.
È evidente a tutti che il mancato rispetto della normativa europea ha fin qui reso possibile garantire i servizi ai cittadini con meno lavoratori di quelli che effettivamente dovrebbero essere in servizio. Per questo riteniamo non più rinviabile una trattativa con Regione Lombardia e con le associazioni di categoria delle imprese che operano in sanità privata e nei servizi sociosanitari e assistenziali, per il rispetto del giusto orario di lavoro e, conseguentemente, per una vera e propria vertenza occupazione nel sistema sociosanitario lombardo.
Mettendo al primo posto il mantenimento e il miglioramento dei servizi per i cittadini, assumendo l’obiettivo della riduzione drastica dei tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie e, quindi, stabilendo un piano triennale per la creazione di nuovi posti di lavoro tra professionisti sanitari e sociosanitari, medici, infermieri, oss, ecc.

Assetti istituzionali

Da qui a qualche mese l’intera articolazione territoriale delle amministrazioni pubbliche subirà gli effetti della legge Madia.
Se dovessero essere confermati dai decreti legislativi gli orientamenti già dichiarati nella legge delega di riforma delle pubbliche amministrazioni approvata ad agosto 2015, per il nostro territorio dovremo fare i conti con una forte riduzione della presenza dello stato e del sistema degli enti territoriali con conseguenti riduzioni dei servizi a cittadini e imprese e pesanti processi di mobilità, quando non di esuberi definitivi, per migliaia di lavoratori.
I processi di riduzione, accorpamenti, riorganizzazioni, soppressione di sedi e uffici, riguarderanno le prefetture, le camere di commercio, le ex province, i ministeri, i servizi ispettivi di INPS, INAIL, Ministero del Lavoro, le società partecipate, il corpo forestale dello stato e i vigili del fuoco.
Chiediamo al Presidente di Regione Lombardia di avviare immediatamente un confronto con le parti sociali per definire una proposta organica di ridisegno delle funzioni pubbliche e istituzionali sul territorio, che sappia misurarsi con le diverse istanze che anche dal territorio emergono in ragione delle diverse caratteristiche socio-economiche-demografiche delle diverse aree regionali (montana, metropolitana, padana).
Per i rinnovi contrattuali pubblici e privati, per le vertenze regionali, che qui abbiamo brevemente accennato, e per tutte le vertenze territoriali aperte e determinate anche dalle crisi aziendali a partire dalla sanità privata (Fondazione Don Gnocchi, Sacra Famiglia, Fatebenefratelli, ecc.), Funzione Pubblica CGIL, CISL Funzione Pubblica, UIL Federazione Poteri Locali e UIL Pubblica Amministrazione,
PROCLAMANO UNA GIORNATA DI SCIOPERO REGIONALE
delle lavoratrici e dei lavoratori, pubblici e privati, dei servizi di pubblica utilità (Ministeri, Enti Pubblici Non Economici, Agenzie Fiscali, Regione e Autonomie Locali, Sanità pubblica e privata, Cooperazione Sociale, Vigili del Fuoco, Forestali, Igiene Ambientale) per
giovedì 14 aprile 2016 - con manifestazione a Milano
cui parteciperanno i rispettivi segretari generali nazionali, con concentramento alle ore 9 in Piazza Duca d’Aosta (Stazione Centrale) e comizio di chiusura in via Melchiorre Gioia all’altezza di Piazza Lombardia.
Lo Sciopero sarà preceduto da iniziative unitarie in tutti i territori della Lombardia per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni, con assemblee nei luoghi di lavoro, volantinaggio, presidi delle lavoratrici e dei lavoratori.


Milano, 4 febbraio 2016

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