di Quotidiano Sanità - Influenza e COVID-19: la prima la conosciamo bene essendone
affetti ogni anno milioni di persone in tutto il mondo, la seconda è del tutto
nuova e di lei sappiamo quello che si sta apprendendo sul campo, giorno dopo
giorno, a seguito dell’epidemia in corso partita dalla Cina a gennaio ed estesa
ormai a moltissimi Paesi in tutto il mondo, con l’Italia tra quelli con più
soggetti colpiti, sia in termini assoluti, che in rapporto alla popolazione.
A fare il punto sulle differenze tra influenza e COVID-19 è
l’Oms in un focus pubblicato oggi con domande e risposte che mettono a fuoco in
cosa differiscano le due malattie e i due virus che le provocano. Entrambe le
infezioni presentano danno origine a problemi respiratori, ma sussistono
importanti diversità sulle modalità di diffusione. Conoscerle è importante -
sottolinea l'Oms - per implementare misure di sanità pubblica in grado di
rispondere sia al Covid-19, sia al virus dell’influenza.
In primo luogo, entrambi i virus si presentano con una
patologia di carattere respiratorio ad ampio raggio: i pazienti possono essere
asintomatici, presentare una sintomatologia di bassa gravità, fino ad arrivare
a una patologia severa e alla morte.
In secondo luogo, entrambi i virus si trasmettono per
contatto, goccioline nasali (droplet), materiale contaminato dalla persona
infetta. Dal punto di vista della salute pubblica, le misure da implementare
per limitarne la diffusione sono le stesse: igiene delle mani, starnutire
all’interno del gomito o in un fazzoletto di carta e poi gettarlo.
Quali le differenze?
La velocità di trasmissione è un importante aspetto
differenziale tra i due virus. L’influenza ha una media di giorni di
incubazione più bassa e un intervallo seriale più breve del Covid-19.
L’intervallo seriale del Covid-19 è di 5-6 giorni, mentre
quello dell’influenza è di 3 giorni. Ciò significa che l’influenza può
diffondersi più velocemente del Covid-19.
La trasmissione in 3-5 giorni della malattia, o la
potenziale trasmissione pre-sintomatica, rappresenta il maggior vettore
dell’influenza. Di contro, sappiamo che ci sono persone in grado di diffondere
il Covid-19 ventiquattro-quarantotto ore prima che appaiano i sintomi, ma, al
momento, questo aspetto non possa rappresentare il vettore più pericoloso della
trasmissione.
Il numero di riproduzione dei casi - ovvero il numero delle
infezione generate da un singolo caso - è stimato tra 2 e 2,5 per Covid 19; un
numero più alto di quello dell’influenza. Tuttavia, le stime relative sia a
Covid-19, sia all’influenza, sono estremamente correlate al tempo e al contesto
in cui avvengono, per cui è difficile fare comparazioni dirette.
I bambini sono un importante veicolo di trasmissione
comunitaria del virus dell’influenza. Per quanto riguarda il Covid-19, i primi
dati hanno indicato un impatto minore tra i bambini e le percentuali di forme
cliniche nella fascia di età 0-19 anni sono basse. Inoltre, i dati preliminari
che arrivano dagli studi condotti in Cina indicano che i bambini colpiti dal
virus sono stati infettati dagli adulti, piuttosto che viceversa.
Mentre il range dei sintomi è simile tra i due virus, le
percentuali di forme severe delle patologie sembrano essere differenti.
Per quanto riguarda Covid-19, i dati a disposizione
suggeriscono che l’80% dei casi è di bassa gravità o sono asintomatici, il 15%
sono costituti da gravi infezioni, il 5% è rappresentato da casi critici che
richiedono la somministrazione di ossigeno. Questa percentuale di situazione
critiche potrebbe essere più alta se confrontata con quella dell’influenza.
La popolazione a maggior rischio per l’influenza è
rappresentata dai bambini, dalle gestanti, dagli anziani, dagli immunodepressi
e da tutti coloro che soffrono di patologie croniche.
Per quanto riguarda il Covid-19, al momento sappiamo che la
popolazione a maggior rischio è quella anziana e con patologie sottostanti che
possono rendere più grave l’infezione.
La mortalità con Covid-19 appare più alta di quella
provocata dall’influenza, in particolare dall’influenza stagionale. Servirà
ancora tempo per fare una stima esatta della mortalità di Covid-19.
I dati che abbiamo a disposizione ad oggi indicano che la
percentuale di “mortalità cruda” (ovvero il rapporto tra il numero dei decessi
riportati e quello dei casi riportati) si attesta tra il 3 e il 4%; la
percentuale di mortalità da infezione (ovvero il rapporto dei casi mortali
riportati e il numero delle infezioni riportate) potrebbe essere più bassa.
Invece, per quanto riguarda la stagione influenzale,
generalmente la mortalità si attesta sotto lo 0,1%.
Quali risorse terapeutiche sono disponibili per Covid-19 e
influenza?
In Cina sono in corso alcuni trial clinici e sono in fase di
sviluppo più di 20 vaccini per Covid-19, ma nessuno ancora è pronto per essere
impiegato. Per l’influenza sono invece disponibili vaccini e antivirali. Il
vaccino per l’influenza non è efficace per Covid-19, ma è assolutamente
raccomandato vaccinarsi per prevenire l’influenza.