di Nurse24.it.,
Il Ministero della Salute ha trovato un punto di equilibrio con Regioni, Ragioneria dello Stato-Mef e Funzione pubblica per avviare un cambio di rotta ormai non più rinviabile per assicurare i servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.
Il Ministero della Salute ha trovato un punto di equilibrio con Regioni, Ragioneria dello Stato-Mef e Funzione pubblica per avviare un cambio di rotta ormai non più rinviabile per assicurare i servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.
A decorrere dal 2019, la spesa per il personale degli Enti
del Ssn di ciascuna Regione non può superare il valore della spesa sostenuta
nel 2018. Inoltre la spesa potrà essere incrementata per un importo pari al 5%
dell’incremento del Fondo sanitario rispetto all’esercizio precedente.
Questo importo include le risorse per il trattamento
accessorio del personale. Dal 2021 l’incremento di spesa del 5% sarà
subordinato all’adozione di una metodologia per la determinazione del
fabbisogno del Ssn. Previsto anche, previo accordo con il Mef e Salute
l’incremento di spesa per i servizi esternalizzati.
È questa la natura di un emendamento (che sarà inserito nel primo dispositivo
normativo possibile) concordato tra i Ministeri di Salute, Economia, Pa e le
Regioni per lo sblocco del tetto di spesa per il personale sanitario (che ad
oggi impone alle Regioni di rispettare i valori di spesa del 2004 ridotto
dell’1,4%). La misura varrà per tutte le Regioni.
Grande soddisfazione del Ministro della Salute Giulia Grillo
che sullo sblocco del tetto di spesa si è fortemente battuta in questi mesi. In
questi giorni – ha scritto il Ministro sui social - ho portato avanti il mio
impegno per superare
l'anacronistico blocco delle assunzioni nella Sanità imposto dal 2009 a
tutto il Ssn.
Ora assunzioni di medici, infermieri e operatori per assicurare futuro al Ssn.
Ora assunzioni di medici, infermieri e operatori per assicurare futuro al Ssn.
Lo sblocco del tetto di spesa per l'assunzione del personale
in sanità, concordato con il Ministero della Salute e il Mef è un passo avanti
importante che consente alle Regioni di modulare le proprie esigenze in modo
più flessibile, era un punto da molto tempo inchiodato per una posizione molto
rigida del Ministero dell'Economia, ha commentato il vice presidente della
conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, a margine della riunione dei governatori.
Non solo. Lo sblocco del turn over rappresenta, inoltre, una
risposta al pensionamento anticipato, la quota 100 - osserva il Sottosegretario
alla Salute, Luca Coletto - un provvedimento necessario per soddisfare le
legittime aspettative dei lavoratori in generale, anche nel comparto sanitario.