14 maggio 2021

Infermieri dipendenti pubblici, tassa Opi spetta all'Azienda

Articolo del sito nurse24.it, indirizzato agli infermieri; 

La tassa di iscrizione all'Ordine professionale degli infermieri - obbligatoria e propedeutica all'esercizio professionale - spetta al datore di lavoro. Lo ha stabilito una sentenza del giudice Carlo Sorgi, in relazione a una causa intentata da alcuni dipendenti dell'Ausl Imola dietro input della Cisl Fp Emilia-Romagna. Ai ricorrenti dovranno essere rimborsati anche gli ultimi dieci anni di iscrizione.

Negli ultimi anni una delle più grandi rivendicazioni del personale infermieristico ha riguardato la competenza nel pagamento dell’iscrizione all’albo professionale presso gli Ordini professionali provinciali (OPI). Sul tema sono già diverse le sentenze che si sono pronunciate a favore dell'orientamento secondo il quale, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, il suddetto obbligo debba essere trasferito al datore di lavoro, in considerazione dell’esclusività del rapporto di lavoro.

È successo, ad esempio, a Pordenone e a Roma. Ultima solo in ordine di tempo la sentenza con la quale il Tribunale di Bologna ha confermato che, proprio in virtù del rapporto di lavoro pubblico professionale in regime di sostanziale esclusiva in essere, i professionisti infermieri non devono pagare la tassa di iscrizione all'Ordine; a farlo dovrà essere il proprio Ente.

Non solo. Nella fattispecie, il giudice Carlo Sorgi (con sentenza n. 332/2021 pubblicata il 07/05/2021) condanna l'Ausl Imola al pagamento in favore di ciascun ricorrente, quale rimborso, di quanto dovuto nei limiti della prescrizione decennale oltre agli accessori dal ricorso (14/12/2020 ) al saldo effettivo.


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