Articolo del sito. nurse24.it ed indirizzato a tutti gli infermieri;
Fnopi: costruire il team leader sul bisogno prevalente
Attraverso una nota, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche rimarca l’incidenza del professionista infermiere quale figura professionale in pole position per il ruolo di team leader nel disegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), documento di alta visione e di allocazione di rilevanti risorse di investimento per il Servizio sanitario nazionale.
Attraverso una nota, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche rimarca l’incidenza del professionista infermiere quale figura professionale in pole position per il ruolo di team leader nel disegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), documento di alta visione e di allocazione di rilevanti risorse di investimento per il Servizio sanitario nazionale.
Recovery Plan: infermieri in pista sul territorio tra case e ospedali di comunità e centrali operative territoriali, per le quali – come ha indicato anche l’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) – l’infermiere di famiglia e comunità (IF/C) rappresenta il candidato ideale al ruolo di case manager, professionista basilare per la garanzia della continuità assistenziale.
Prendendo il là dalla Centrale Operativa Territoriale – uno strumento organizzativo innovativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino/paziente e raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale nei diversi setting assistenziali, si legge nella nota – l’obiettivo (dichiarato) da perseguire è garantire continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, facendo leva su un servizio rivolto soprattutto ad operatori sanitari e socio sanitari.
Nasce da qui l’imprescindibilità – nelle dichiarazioni della presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli – di costruire un team leader (appunto) sul bisogno prevalente che sia sanitario, sociale, sociosanitario, socioassistenziale, le sue parole. Una strada certamente da percorrere, ma in che modo?
Sostenendo la standardizzazione della formazione ma non quella delle competenze (i meccanismi di lavoro non possono essere gerarchizzati secondo modelli precostituiti, è necessario un adattamento reciproco). Infermieri e Pnrr: così la vera assistenza sul territorio. Incalza Mangiacavalli: Gli infermieri conoscono e agiscono sul territorio, sono stati quelli che insieme ad altri professionisti, si sono recati nelle case delle persone durante la pandemia.
La presidente della Fnopi ammette che la Federazione tutta ha avuto l’ennesima controprova delle situazioni di fragilità, di mancata assistenza, di solitudine e isolamento, e come facciamo da anni ci siamo spesi per garantire il possibile nel prendersi carico della salute dei nostri assistiti. Ragioni per le quali siamo in pole position per il ruolo di team leader nel disegno del Pnrr.
La forza del Piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe essere – nell’auspicio di Mangiavalli – di rivedere e innovare modelli, nel non ragionare più di contenitori e gerarchie, altresì auspicando l’équipe multiprofessionale in cui deve esserci un team leader che rappresenta la professione rispondente al bisogno prioritario trovato in quella famiglia, in quella comunità, in quel singolo.