28 novembre 2019

Patto trasversale per la Scienza: FNOPI prima Federazione a sottoscriverlo



La firma a Bologna in occasione del convegno “Scienza & passione per vincere la crisi” organizzato dal Gruppo Ricerca dell’Ordine degli infermieri del capoluogo emiliano romagnolo in collaborazione con Giovanni Pomponio, ideatore del format.

“Patto trasversale per la Scienza”: un impegno per le forze politiche a riconoscere che il progresso della Scienza è un valore universale dell’umanità che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali.
Un Patto che ha raccolto finora oltre 6.100 firme, e oggi è stato sottoscritto, prima in Italia, anche dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), la più numerosa del nostro paese con oltre 450mila iscritti.

“Sottoscrivere il Patto – ha detto la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli – è una scelta naturale per gli infermieri. Anche nel nuovo Codice deontologico 2019 abbiamo previsto che l’impegno dei nostri professionisti debba basarsi su conoscenze validate dalla comunità scientifica e che sia necessario aggiornare le competenze attraverso studio e ricerca, pensiero critico e riflessione fondata sull’esperienza e buone pratiche per garantire la qualità e la sicurezza delle attività. L’infermiere ha l’obbligo di comunicare in modo scientifico ed etico e di segnalare al proprio Ordine le attività di cura e assistenza infermieristica inappropriate e prive di basi, di riscontri scientifici e di risultati validati. Tutto ciò che il Patto prevede – conclude - sia la politica a garantirne la certezza e gli strumenti per poterlo applicare”.

05 novembre 2019

Regione che vai, ticket che trovi. Ecco la prima disuguaglianza


Farmaceutica, specialistica e superticket a macchia di leopardo tra le Regioni e i cittadini - secondo l'analisi di Tonino Aceti, portavoce FNOPI, sui dati dell'Economia e della Corte dei conti, pagano cifre diverse in base alla loro residenza. La proposta del ministro Speranza di abrogare il superticket va nella giusta direzione e anche l'idea della rimodulazione della compartecipazione risponde a quanto scritto nel Patto per la salute 2014-2016, finora mai applicato
La proposta del Ministro della Salute Roberto Speranza di abrogare a livello nazionale il Superticket va nella giusta direzione, per almeno tre buoni motivi.
IL PRIMO. Secondo l’Istat sono 4 milioni le persone che rinunciano alle cure per motivi economici (circa 2 milioni quelle che vi rinunciano a causa delle liste di attesa). Ciò nonostante analizzando il “Rapporto 2019 sul coordinamento della finanza pubblica” della Corte dei Conti il contributo complessivo in termini di ticket richiesto ai cittadini cresce complessivamente nel 2018 in media del 2,6 per cento, con un aumento pari a 74 mln di euro.  L’abrogazione del Superticket, e più in generale una riduzione della pressione dei ticket sui redditi delle famiglie, rappresentano quindi misure che possono concretamente facilitare l’accesso alle cure da parte dei cittadini salvaguardandone al tempo stessi i relativi redditi. 

25 settembre 2019

Ddl violenza sugli operatori sanitari: “Con l'approvazione al Senato cambio di passo concreto per la sicurezza"


di Fnopi.it

L’approvazione del provvedimento è motivo di soddisfazione anche per l’introduzione nell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, degli Ordini professionali, una richiesta di modifica al testo avanzata ed accolta grazie anche al lavoro della FNOPI.

Con 237 voti favorevoli, l'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato oggi all'unanimità il disegno di legge n. 867, "Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni". Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.

21 settembre 2019

Alzheimer, studio lavoro ed esperienze: anche così ci si può difendere dalle demenze #GiornataMondialedellAlzheimer




L'Alzheimer colpisce circa 40 milioni di persone nel mondo, di cui un milione solo in Italia. Oggi le terapie possono solo in parte mitigare i sintomi, ma non hanno alcun impatto sulla sua evoluzione. Livello di istruzione, status socioeconomico e lavorativo, conoscenza di più lingue, nonché ricchezza delle esperienze nel corso della vita possono costituire una sorta di tesoro di per in qualche modo cercare di difendersi dalle demenze. Una “riserva cognitiva” di cui ha parlato, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, Johann Rossi Mason, autrice del libro ‘Cervello senza limiti’. Abbiamo guadagnato circa 10-15 anni di aspettativa di vita nell’ultimo secolo, e sempre più studi vanno dimostrando che per vivere la vecchiaia mantenendo il cervello in salute è cruciale disporre di quel tesoro, una sorta di cuscinetto protettivo in difesa da eventuali danni, come quelli procurati dall’ictus o dalla neurodegenerazione tipica della demenza.

19 settembre 2019

Infermieri. Sì all’indennità di rischio radiologico ed al congedo ordinario aggiuntivo. Sentenza, Contratto e normativa



Questo articolo ci è stato segnalato dal collega tecnico radiologo, Alberto Barcella dell'Asst-Pini-Cto

Grazie!

La Corte Costituzionale, intervenendo in ordine all’individuazione dei soggetti ai quali spetta l’indennità di rischio radiologico, ha precisato che l’art. 1 della L. n. 460/1988 deve essere interpretato nel senso che l’indennità piena deve riconoscersi “anche a quei lavoratori che, pur non appartenendo al settore radiologico, sono esposti ad un rischio non minore, per continuità ed intensità, di quello sostenuto dal personale di radiologia” (cfr. Corte Cost. del 20.7.1992 n. 343).

L'indennità di rischio radiologico va quindi riconosciuto in misura piena a tutti i dipendenti che - in via di fatto - sono continuativamente ed effettivamente sottoposti al rischio radiologico, senza potersi distinguere a questo scopo tra coloro che sono medici o tecnici di radiologia e coloro che – invece – non lo sono ovvero tra coloro che sono addetti all’unità operativa di radiologia e coloro che non lo sono.

18 settembre 2019

Sanità pubblica: i 450mila infermieri la vogliono in cima all’agenda delle priorità del Governo



La Sanità pubblica non merita il 22° posto nel programma di Governo. "I 450.000 infermieri la vogliono in cima all’agenda delle priorità a partire dalla prossima Legge di Bilancio", commenta l'analisi del portavoce FNOPI Tonino Aceti.

Sarà certamente una casualità, ma colpisce ritrovare il riferimento “alla difesa della sanità pubblica e universale” solamente al 22° posto dei 29 punti del programma di Governo. Una scelta singolare, che non passa inosservata, se si guarda invece al maggior peso che la sanità pubblica ha proprio nei singoli programmi e dichiarazioni dei partiti di governo.

Colpisce perché al SSN, attraverso la sua legge istitutiva 833/78, è attribuita un’importantissima responsabilità che certamente non merita il 22° posto, neanche graficamente: “la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”.

Colpisce perché è una delle più grandi opere pubbliche realizzate dal secondo dopoguerra, in grado di tenere unito il Paese e garantirne la coesione sociale. E’ uno degli esempi migliori di Made in Italy al quale guardano con estrema attenzione molti altri Paesi. Un bene comune da garantire alle future generazioni.

25 agosto 2019

L'infermiere? Parte integrante della sanità


di UilFpl Asst Pini - Cto - Non dobbiamo mai dimenticare ciò per cui siamo chiamati ad operare. L'infermiere è parte integrante della sanità pubblica e non solo.  

Non facciamoci intimorire, ma lottiamo tutti insieme per migliorare sempre di più la nostra professione, cercando di far comprendere dove lavoriamo e all'interno della società civile, che l'infermiere è una vera risorsa per la comunità. 

16 agosto 2019

Scomparsa di un amico della UilFpl

La UILFPL apprende con profondo dolore la scomparsa dell’amico Giovanni Lanzilotti

Grande sindacalista che all’interno dell’azienda Pini è stato rappresentate della nostra organizzazione lavorando con impegno e dedizione per più di 30 anni. 

Grande consigliere e appassionato compagno di tante battaglie sindacali, Uil FPL lo ricorda con affetto.


UilFpl aziendale

01 agosto 2019

Quota 100 fa il vuoto negli ospedali: migliaia i medici e gli infermieri che lasciano il posto

Medici-Infermieri

Articolo pubblicato su lastampa

Sono già migliaia i medici, gli infermieri e gli altri operatori che hanno lasciato il lavoro prima del previsto approfittando di «Quota 100» e il trend rischia di svuotare gli ospedali, con effetti sulle prestazioni. A lanciare l'allarme è la Fiaso, la Federazione delle aziende ospedaliere, che ha esposto il problema anche durante il tavolo di confronto sul Patto per la Salute. 

«Quota 100 rischia di far aumentare del 24% i pensionamenti anticipati del personale sanitario - ha sottolineato il presidente Francesco Ripa di Meana - accentuando le criticità già esistenti e mettendo in discussione l'offerta assistenziale, al punto da porre le aziende sanitarie nella condizione di dover individuare soluzioni per scongiurare l'interruzione di pubblico servizio». Dai dati, frutto di un'indagine condotta dalla stessa Federazione su oltre il 50% delle aziende sanitarie pubbliche, è emerso un significativo aumento dei prepensionamenti in particolare tra gli amministrativi (+33%), gli operatori socio-sanitari (+26%) e gli infermieri (+20%), con una adesione rilevante a «Quota 100» anche dei medici (+16%). I pensionamenti dovuti a «Quota 100» a maggio 2019 sono stati secondo la survey 5.325, di cui 682 medici, 1.009 infermieri, 352 operatori socio sanitari, 1.070 amministrativi, 2.212 altri, soprattutto tecnici. 

30 luglio 2019

Turni di notte e ricadute sulla qualità di vita degli infermieri


Gli infermieri hanno una peggiore qualità di vita rispetto alla popolazione generale, a dirlo è uno studio italiano condotto dall'Università degli Studi di Siena e dall'Azienda Ospedaliero Universitaria Senese.

Il lavoro su turni, si sa, è una prerogativa per la maggior parte degli infermieri ospedalieri poiché l'unico modo per assicurare una continuità assistenziale ai pazienti h 24.

Molti studi hanno analizzato l'impatto del lavoro notturno sulla salute degli operatori, riscontrando un aumento dei rischi, come la comparsa di disturbi del sonno e un generale peggioramento della qualità di vita.
La severità dei disturbi correlati al lavoro su turno notturno peggiora inoltre all'aumentare delle ore lavorate, del numero di notti e dell'età.

Questi disturbi sono correlati allo sfasamento del ritmo circadiano, all'alterazione del ritmo sonno veglia, dell'orario dei pasti e periodi di digiuno ed incidono nello sviluppo di: Tramite l'utilizzo della versione italiana dello Short Form Questionnaire (SF 36) i ricercatori italiani hanno indagato il percepito dello stato di salute degli infermieri intervistati (nello specifico lo stato di salute generale, la presenza/ assenza di dolore, problematiche psicofisiche e la dimensione sociale, relazionale) e l'hanno confrontato con i livelli di salute della popolazione generale italiana.

Da questo studio è emerso che il tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro, gli anni di servizio e il sesso femminile (predominante nello studio, circa il 70% del campione) influiscono sullo stato di salute degli infermieri.

27 luglio 2019

Nulla è scontato: chi si prende cura di te, ti salva la vita



Articolo pubblicato sul sito: nurse24.it;

"Potrei andare avanti a raccontare altre mille storie simili, ma probabilmente non capireste a pieno, perché certe emozioni vanno vissute. Quando inizi a toccare con le tue mani le vite di altre persone, che dipendono da te, la tua vita cambia. La testimonianza di Nicole, tirocinante infermiera".

Toccare con le mani le vite di altre persone e capire che nulla è scontato

Fra le tante cose che si imparano quando si lavora a contatto con le persone, è che l'amore conta. L'amore che unisce due persone è davvero qualcosa che va oltre, qualcosa che riempie.

Ci sono donne, uomini, che purtroppo non hanno nessuno, e devono far carico solo su se stessi di situazioni tanto grandi da essere ingestibili. Quando si è soli le paure raddoppiano, le preoccupazioni crescono, il senso di perdita diventa lacerante.
Le persone che hanno la fortuna di avere un amore al loro fianco vivono tutto in modo diverso. I famigliari contano, ma l'amore di un uomo o di una donna è tutta un'altra cosa.

In reparto è salito dal pronto soccorso un ragazzo giovane, sulla ventina, e da una settimana a questa parte la sua ragazza ogni volta che stacca dal lavoro corre subito da lui, e passa le sue ore ad accarezzarlo, fino a quando esausta non si addormenta seduta, con la testa che cade sulle gambe di lui sul letto.

L'altro giorno aiutavo una paziente oncologica a prepararsi per la giornata, il marito ogni volta che si sente dire che deve uscire dalla stanza, si alza con educazione, ma cambia espressione, e non toglie mai lo sguardo dalla sua lei, fino a quando la porta non viene chiusa del tutto.

22 luglio 2019

Quando è l’emergenza sanitaria a chiedere aiuto



Articolo estrapolato dal sito: nurse24.it

L’emergenza sanitaria rappresenta spesso il biglietto da visita consegnato dal Sistema Sanitario Nazionale al cittadino, in quanto capita spesso che il primo contatto con il nostro sistema salute avvenga in una condizione di criticità che comporta una richiesta di assistenza. La risposta, però è sempre così all’altezza di questa delicata soluzione? Di certo c'è che servono professionisti che con la loro esperienza e professionalità siano in grado di rispondere tempestivamente ai bisogni di salute dell’utente, sia nel territorio sia all’interno dell’ospedale. In questo, serve senza alcun dubbio una maggiore uniformità quantomeno regionale, che sia comunque in grado di garantire alcuni ambiti ristretti di autonomia alle singole realtà locali.

Personale e servizi territoriali

È questo il primo punto critico del nostro sistema di emergenza. Ad oggi sono circa 2000 i medici in meno rispetto al necessario, per non parlare del personale infermieristico. E i numeri saranno destinati ad aumentare nei prossimi anni a causa di una scarsa programmazione degli accessi alle università, sproporzionati rispetto alle uscite dovute ai pensionamenti e al turn-over.
Questo comporta che il personale in turno spesso sia insufficiente per soddisfare le richieste dell’utenza e che si faccia carico di turni mensili con monte ore da paura.

A questo si aggiunge un flusso di pazienti che spesso si rivolge ai servizi di emergenza perché non trova risposta sul territorio o in altri ambiti dell’ospedale, anche quando dovrebbero essere proprio questi a risolvere la sua problematica.

17 luglio 2019

Gratificati, ma mal pagati: i dati Fiaso sul personale Ssn


Fonte: nurse24.it;

Il 52% dei neo assunti e il 38% dei “senior” vorrebbe cambiare azienda per condizioni e guadagni migliori, nonostante la maggioranza di loro (il 51% dei senior e il 67% dei neoinseriti) provi gratificazione nello svolgere il proprio lavoro. 

È la fotografia della situazione del personale in Sanità restituita dalla ricerca FIASO (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), che mostra le difficoltà incontrate dai professionisti. Tra i motivi per cambiare aria anche la "latitante" meritocrazia.

Per condizioni e guadagni migliori il personale Ssn cambierebbe azienda
Gratificati dal proprio lavoro - che, nonostante tutto, risponde ai bisogni di
salute dei cittadini - ma piegati da turni massacranti ai quali non corrisponde una giusta retribuzione, né un giusto riconoscimento "quando svolgono un buon lavoro".

16 luglio 2019

Noi non siamo omofobi #UilFplAsstPiniCto


Il Gruppo Aziendale UILFPL ASST PINI CTO condanna con forza quanto dichiarato, tramite social network, da parte di un dirigente medico della Asst contro gli omosessuali e l’omosessualità (articolo pubblicato sul ilfattoquotidiano.it).

UILFPL si batte da sempre per le pari opportunità e la libertà sessuale e ritiene che tali affermazioni, frutto di ignoranza e di pensieri retrogradi, contribuiscono a creare un clima omofobo che danneggia l’immagine della nostra Azienda e che non rappresenta il pensiero di chi quotidianamente si prende cura dei cittadini senza discriminazioni di sorta.


GRUPPO AZIENDALE UIL FPL ASST PINI CTO

#NoiNonSiamoOmofobi 

06 luglio 2019

Il pregiudizio sugli infermieri, la solita "storia maledetta"




Il pregiudizio. Quello che da anni combattiamo, colpisce ancora. Colpisce quando un paziente assesta un pugno in pieno volto ad un infermiere, quando un giornalista non si cura a dovere del potere delle parole, quando il web diventa campo di battaglia per sfide a singolar tenzone in cui a perdere, in ogni caso, è la dignità umana prima ancora che professionale. Il pregiudizio colpisce quando si tenta di ammucchiarlo come polvere sotto il tappeto, affossa quando si nasconde la testa sotto la sabbia.

Infermieri incastrati tra orgoglio e pregiudizio

Che il pregiudizio sugli infermieri serpeggi ancora praticamente indisturbato lo ha dimostrato – ultima solo in ordine di tempo – la giornalista Franca Leosini, che nella sua incalzante intervista ad Antonio Ciontoli sul caso Vannini ha tenuto a precisare che quella arrivata con l’ambulanza a soccorrere Marco era solo un'infermiera, non un medico e perciò non aveva un titolo sufficiente per capire che il ragazzo non era stato ferito da una punta di pettine.
(Già, perché gli infermieri, a detta di certi cronisti, servono solo a fare il giro di routine nei reparti per somministrare la pillolina sempre uguale tutte le mattine).

Una frase che ha fatto accapponare la pelle a chi, come noi, vive la professione e ogni giorno lavora duramente per rubare centimetri di terreno al pregiudizio che dall’esterno – così come anche da alcune fronde interne – mina la credibilità costruita negli anni.

02 luglio 2019

È online Tumorial. La prima serie di video-tutorial per aiutare i pazienti adolescenti ad affrontare la diagnosi di tumore e le cure


Per la prima volta, attraverso video monotematici, i ragazzi del Progetto Giovani della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, raccontano su YouTube ai pazienti oncologici loro coetanei i diversi aspetti della malattia. I video sono in totale 24: i primi dieci sono in rete da oggi, i restanti 14 a partire dal mese di settembre. Molte le tematiche trattate, come il rapporto con i genitori, la sessualità, la scuola, la perdita dei capelli.


Una nuova serie è disponibile da oggi su YouTube. Una serie diversa e innovativa, che rompe dei tabù e racconta quanto della malattia oncologica non è stato ancora detto, soprattutto dell’impatto, dei segni e delle cicatrici che può lasciare sui pazienti più giovani. Si tratta di Tumorial, la serie di video-tutorial realizzata dai pazienti adolescenti del Progetto Giovani della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT).

24 video in totale, 10 disponibili in rete da oggi e altri 14 online a partire da settembre, che raccontano con il linguaggio della quotidianità le esperienze e le situazioni più comuni, vissute dai pazienti di più lunga data con l’obiettivo di incoraggiare e supportare i coetanei appena arrivati in reparto, fragili e frastornati dalla diagnosi.

22 giugno 2019

Il ministro Giulia Grillo a difesa del Ssn



"Se un cittadino in più rispetto a quello che già esiste vuole farsi un'assicurazione, allora esiste un mercato libero e non va a detrimento del resto. Da questo punto di vista va benissimo. L'importante però è che il sistema come perno sia fondato su un sistema di finanziamento pubblico e di universalismo con erogazione dei livelli essenziali di assistenza a tutti i cittadini italiani". 

"Sono contraria al sistema assicurativo perché non è un sistema universale ed è, credo, in Italia anche contro la Costituzione per cui ritengo che debba rimanere tale. Poi se un cittadino in più rispetto a quello che già esiste vuole farsi un'assicurazione, allora esiste un mercato libero e non va a detrimento del resto. Da questo punto di vista va benissimo. 


02 giugno 2019

Un anno di Governo visto da Giulia Grillo: “Ho ereditato una situazione non semplice, ma non mi sono scoraggiata”


Fonte: Quotidiano Sanità

"Esattamente un anno fa, ho giurato sulla Costituzione di fronte al Presidente della Repubblica di fare il massimo per la salute dei cittadini italiani. Un impegno che ho preso con grande serietà e per il quale ogni giorno combatto. Ho ereditato una situazione non semplice, ma non mi sono scoraggiata e ho voluto iniziare proprio da azioni che possano garantire un futuro al nostro Servizio sanitario nazionale. Abbiamo finalmente ricominciato a investire sulla sanità pubblica: +4,5 miliardi di euro per il Fondo sanitario nazionale nel triennio 2019-2021, +8 miliardi per l'edilizia sanitaria e l'innovazione tecnologica e, per la prima volta, un fondo di 350 milioni per la riduzione delle liste di attesa e la digitalizzazione dei CUP", lo scrivo oggi su facebook il ministro della Salute Giulia Grillo.

25 maggio 2019

Elezioni europee. “L’Europa ha fatto e può fare molto per la salute. Intervista al Dg Salute Ue, Anne Bucher




In un’intervista pubblicata sul sito della commissione Ue la direttrice della Salute e della sicurezza alimentare Anne Bucher) discute su come il nuovo Parlamento europeo avrà un impatto sulle politiche dell'UE, in particolare sulla salute e, soprattutto, sulla vita dei cittadini. "Gli Stati membri sono i principali responsabili della salute dei loro cittadini, ma una recente indagine Eurobarometro ha rilevato che il 70% dei cittadini europei vuole che l'UE svolga un ruolo più incisivo e non dobbiamo accontentarci di quello che l'Europa ha realizzato".

“Il voto è la pietra angolare della democrazia. Il nuovo Parlamento europeo avrà un'influenza notevole su molti aspetti della nostra vita, compresa la salute”. A parlare è Anne Bucher, direttrice generale della DG SANTE (direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare) che discute sul sito della commissione Ue su come il nuovo Parlamento europeo avrà un impatto sulle politiche dell'UE, in particolare sulla salute e, soprattutto, sulla vita dei cittadini.

24 maggio 2019

Rapporto Osservasalute 2018: bisogni di cura sempre maggiori e personale sempre più scarso


UilFpl

Post scritto da Fnopi.it;

Il calo degli infermieri aumenta i rischi per la salute delle persone. Nella ricetta di Osservasalute per il territorio anche infermieri specialisti e di famiglia.

Far abdicare l’assistenza alle ragioni dell’economia riduce la qualità delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale e i cittadini lo sanno.

Il Rapporto Osservasalute 2018 (visibile a questo link) presentato oggi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, mette in evidenza che rispetto ai ricoveri le persone con limitazioni nelle attività quotidiane che si dichiarano molto soddisfatte dell’assistenza medica e infermieristica sono oltre il 35% dei casi (contro il 43,3% delle persone senza limitazioni nelle attività), mentre è sotto il 30% la quota di chi e molto soddisfatto di vitto e servizi igienici. Ma le differenze territoriali sono molto marcate, sottolinea Osservasalute, con quote di gradimento di circa il 50% al Nord e di meno del 25% al Sud e nelle Isole.

Per l’assistenza infermieristica, in particolare, si rilevano le percentuali maggiori di soddisfazione, ma con ordine diverso, nella PA di Trento, Valle d’Aosta e Veneto, mentre dove le persone sono meno soddisfatte è la Basilicata, la Campania e la Puglia.

18 maggio 2019

Il Papa: “Aziendalizzazione della sanità ha messo in secondo piano l’attenzione alla persona"




Molti i temi toccati oggi dal Pontefice nel suo incontro con l’Associazione cattolica degli operatori sanitari. A partire dal tema della deriva aziendalistica dei servizi sanitari sui quali era già intervenuto anche in altre occasioni. Monito anche sulle condizioni di lavoro in sanità: “In un ambiente dove il malato diventa un numero, anche voi rischiate di diventarlo e di essere “bruciati” da turni di lavoro troppo duri, dallo stress delle urgenze o dall’impatto emotivo”. E infine il riferimento all’obiezione che deve mai diventare “motivo di disprezzo o di orgoglio” da parte di chi la pratica.

“La pratica dell’obiezione di coscienza nei casi estremi in cui sia messa in pericolo l’integrità della vita umana, si basa sulla personale esigenza di non agire in modo difforme dal proprio convincimento etico, ma rappresenta anche un segno per l’ambiente sanitario nel quale ci si trova, oltre che nei confronti dei pazienti stessi e delle loro famiglie”, così Papa Francesco durante il suo incontro con l’Associazione cattolica degli operatori sanitari.
 
Una scelta da compiere con rispetto. “La scelta dell’obiezione, tuttavia, quando necessaria, va compiuta con rispetto – ha sottolineato il Pontefice -  perché non diventi motivo di disprezzo o di orgoglio ciò che deve essere fatto con umiltà, per non generare in chi vi osserva un uguale disprezzo, che impedirebbe di comprendere le vere motivazioni che ci spingono”.

12 maggio 2019

La sanità non funziona senza infermieri” #GiornatainternazionaledellInfermiere


Fonte: Fnopi.it

L’Ordine più numeroso d’Italia, con oltre 450mila iscritti, ha deciso di raccogliere immagini da ogni parte del Paese per descrivere e promuovere, agli occhi dell’opinione pubblica, gli ambiti cui il “nuovo infermiere” quotidianamente opera e le competenze avanzate che attualmente caratterizzano la professione.
“La sanità non funziona senza infermieri” è lo slogan scelto dalla FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) per la campagna di comunicazione lanciata in occasione del 12 maggio, data in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere.
L’Ordine più numeroso d’Italia, con oltre 450mila iscritti, ha deciso di raccogliere immagini da ogni parte del Paese, per descrivere e promuovere, agli occhi dell’opinione pubblica, gli ambiti cui il “nuovo infermiere” quotidianamente opera e le competenze avanzate che attualmente caratterizzano la professione.
“Intendiamo comunicare correttamente ciò che siamo e che rappresentiamo nella realtà di tutti i giorni agli occhi dei cittadini: la migliore risposta a posizioni che ostacolano il cambiamento e che non tengono conto dei progressi intervenuti negli ultimi anni”, dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente della FNOPI.

03 maggio 2019

Infermieri. Sileri (M5S): “Valorizzare la professione. Presto ddl per inserire intramoenia”


Fonte: Quotidianosanita.it;

Questo quanto annunciato dal presidente della Commissione Sanità del Senato intervenuto al convegno "Nursing now". "Non ho mai capito perché per i medici c'è un percorso preciso e per gli infermieri no. In questo senso, sto lavorando a un ddl per cambiare l'intramoenia per i medici in cui voglio inserire anche gli infermieri".


"E' assolutamente necessario valorizzare la figura dell'infermiere, sicuramente attraverso un percorso di specializzazione, puntando anche alla medicina del territorio, ma anche lavorando sull'intramoenia. Non ho mai capito perché per i medici c'è un percorso preciso e per gli infermieri no. In questo senso, sto lavorando a un ddl per cambiare l'intramoenia per i medici in cui voglio inserire anche gli infermieri". 

02 maggio 2019

Nursing Now Italy. Doppio appuntamento in Italia il 3 e il 6 maggio per la campagna globale




Prima a Roma e poi a Milano, l’iniziativa proseguirà fino alla fine del 2020, bicentenario della nascita di Florence Nightingale, e si propone di far conoscere e sviluppare la figura ed il ruolo dell’infermiere, l’influenza che ogni infermiere ha e può avere nel sistema salute oltre ad incrementare il loro contributo per garantire a tutti e ovunque l'accesso alla salute e all'assistenza sanitaria

Il 3 Maggio prossimo, a Roma, presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica e quindi il 6 Maggio a Milano (Aula Magna dell’Università di Milano) gli infermieri italiani si uniscono per il lancio Ufficiale di Nursing Now Italy con la partecipazione di Lord Nigel Crisp (co-chair Nursing Now) e di Howard Catton (Ceo di International Council of Nurses) e altre autorità politiche, accademiche e professionali.
Nursing Now si propone di migliorare la percezione degli infermieri, la loro influenza e massimizzare il loro contributo per garantire a tutti e ovunque l'accesso alla salute e all'assistenza sanitaria; è una campagna globale che vede riuniti l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Consiglio Internazionale degli Infermieri e la Fondazione Burdett Trust for nursing, di cui è madrina la Duchessa di Cambridge Kate Middleton

27 aprile 2019

Raccolta firme presso il "Gaetano Pini": "Aggressioni al personale sanitario" #UilFpl



Lunedì 29 e martedì 30 aprile, presso il Gaetano Pini , sarà allestito un gazebo da UilFpl  per firmare il sostegno alla Legge Regionale contro le aggressioni al personale sanitario. 

14 aprile 2019

Il nuovo codice deontologico degli infermieri (versione stampabile)

Dopo dieci anni dalla versione del 2009, il Codice deontologico si rinnova integrato con tutto ciò che riguarda leggi, regolamenti, situazioni che si sono succedute negli anni e, soprattutto, nuove responsabilità nel passaggio da Collegi a Ordini, ora enti sussidiari dello Stato con la modifica di ruoli, responsabilità e capacità di intervento. 



Il Codice deontologico degli infermieri non è una semplice enunciazione di regole: è il vero e proprio vademecum della professione, come questa deve svolgersi, come deve affrontare e risolvere i problemi, come deve rapportarsi con i pazienti, i colleghi, le istituzioni, le altre professioni. 

13 aprile 2019

Il Consiglio nazionale FNOPI approva il nuovo Codice deontologico degli infermieri


di Fnopi,

Dopo dieci anni dalla versione del 2009, il Codice si rinnova integrato con tutto ciò che riguarda leggi, regolamenti, situazioni che si sono succedute negli anni e, soprattutto, nuove responsabilità nel passaggio da Collegi a Ordini, ora enti sussidiari dello Stato con la modifica di ruoli, responsabilità e capacità di intervento.

Il Codice deontologico degli infermieri non è una semplice enunciazione di regole: è il vero e proprio vademecum della professione, come questa deve svolgersi, come deve affrontare e risolvere i problemi, come deve rapportarsi con i pazienti, i colleghi, le istituzioni, le altre professioni. Come la professione sia a fianco di chi soffre e ha bisogno di assistenza e sia divisa dalla politica.

E dopo dieci anni dalla versione del 2009, si rinnova integrato con tutto ciò che riguarda leggi, regolamenti, situazioni che si sono succedute negli anni e, soprattutto, nuove responsabilità nel passaggio da Collegi a Ordini, ora enti sussidiari dello Stato con la modifica di ruoli, responsabilità e capacità di intervento.

“Il nuovo Codice – ha detto Barbara Mangiacavalli. presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), il maggiore d’Italia con i suoi oltre 450mil iscritti -, approvato dai 102 presidenti nel Consiglio nazionale, rappresenta per l’infermiere uno strumento per esprimere la propria competenza e la propria umanità, il saper curare e il saper prendersi cura. L’infermiere deve dimostrare di saper utilizzare strumenti innovativi per una gestione efficace dei percorsi assistenziali e l’applicazione dei principi deontologici completano le competenze e permettono all’infermiere di soddisfare non solo il bisogno di ogni singolo paziente, ma anche quello del professionista di trovare senso e soddisfazione nella propria attività.

31 marzo 2019

Blindiamo le maggiori risorse per il personale trasformandole in somme vincolate del Fondo Sanitario Nazionale



Secondo il portavoce FNOPI, Tonino Aceti "se vogliamo dare certezza all'incremento annuale della spesa per il personale, prevista nella bozza di emendamento "sblocca assunzioni", questo va blindato attraverso quote predeterminate in valore assoluto a valere sul Fondo Sanitario Nazionale, così da sottrarla all’incertezza del PIL e alle possibili 'manine' che potrebbero ritoccare nelle prossime manovre gli incrementi programmati del FSN"

La bozza di emendamento "sblocca assunzioni" messo a punto da Ministero della Salute, Ministero della Pubblica amministrazione, Ministero dell'Economia e delle Finanze e dalle Regioni, che dovrebbe trovare spazio in un prossimo e non meglio precisato decreto-legge, introduce elementi di novità nella spesa pubblica per il personale sanitario, offre la possibilità di iniziare in parte ad incrementarla, si occupa dell'annosa questione degli interinali, ma ovviamente non risolve a partire da domani tutti i problemi in tutte le Regioni delle carenze di personale del SSN, anche con riferimento agli effetti di “Quota100”.

24 marzo 2019

Depositato il progetto di legge regionale contro le aggressioni del personale sanitario

Infermeiri-Uil Fpl


“Finalmente un atto concreto per i dipendenti del Servizio Sanitario Regionale”, con queste parole, il Segretario Generale della UIL FPL Milano e Lombardia Daniele Ferruccio Ballabio, apre la conferenza stampa presso il Pirellone in occasione del deposito del progetto di Legge.

Minacce, insulti, spinte e botte sono ormai la consuetudine nei pronto soccorso, SERT, Psichiatrie, Ostetricie, CUP, ecc… Ogni giorno, si registra un’escalation continua di aggressioni contro il personale sanitario – continua Daniele Ballabio – personale che non si sente tutelato dalla legge né dalla propria Azienda dove opera spesso in condizioni di forte disagio.

23 marzo 2019

Lettera FNOPI al ministro della Salute: "Tutelare l’immagine e la professionalità degli infermieri”


Fnopi-Gulia Grillo

di Fnopi.it, 

Lettera della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri al ministro della Salute perché nella sua qualità di ministro vigilante metta in atto misure e interventi per la tutela e la salvaguardia della professione, soprattutto per evitare che si danneggi il rapporto di fiducia che questa ha con i cittadini che hanno bisogno e che si riduca la qualità dell’assistenza.

Basta utilizzare la qualifica di infermiere in modo improprio – quando cioè di infermieri non si tratta – e anche se in un fatto di cronaca il protagonista è incidentalmente infermiere, ma la professione nulla ha a che fare con l’atto compiuto.


Ribadire all’esasperazione l’appartenenza alla categoria professionale quasi fosse un “marchio” crea uno stato di tensione generale verso questa che ha come suo primo compito e scopo l’assistenza diretta al paziente 24 ore su 24 e danneggia il rapporto col cittadino.

22 marzo 2019

Sblocco assunzioni in Sanità, c'è l'accordo


Sanità

di Nurse24.it., 

Il Ministero della Salute ha trovato un punto di equilibrio con Regioni, Ragioneria dello Stato-Mef e Funzione pubblica per avviare un cambio di rotta ormai non più rinviabile per assicurare i servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.
A decorrere dal 2019, la spesa per il personale degli Enti del Ssn di ciascuna Regione non può superare il valore della spesa sostenuta nel 2018. Inoltre la spesa potrà essere incrementata per un importo pari al 5% dell’incremento del Fondo sanitario rispetto all’esercizio precedente.

Questo importo include le risorse per il trattamento accessorio del personale. Dal 2021 l’incremento di spesa del 5% sarà subordinato all’adozione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno del Ssn. Previsto anche, previo accordo con il Mef e Salute l’incremento di spesa per i servizi esternalizzati.

È questa la natura di un emendamento (che sarà inserito nel primo dispositivo normativo possibile) concordato tra i Ministeri di Salute, Economia, Pa e le Regioni per lo sblocco del tetto di spesa per il personale sanitario (che ad oggi impone alle Regioni di rispettare i valori di spesa del 2004 ridotto dell’1,4%). La misura varrà per tutte le Regioni.

05 marzo 2019

È allarme carenza per gli infermieri e questa volta a lanciarlo è l’Europa.



di Fnopi, 

Secondo i dati Eurostat, l'Ufficio Statistico dell'Unione Europea, una Direzione Generale della Commissione europea, che collabora a stretto contatto anche con Onu e Ocse, l’Italia nel 2016 aveva 557 infermieri ogni 100.000 abitanti (negli anni successivi sono diminuiti), mentre sei Paesi dell’Ue 28 tra cui i maggiori partner come Germania e Francia, superavano i mille (dai 1.172 del Lussemburgo ai 1.019 della Francia) e altre sette, tra cui anche il Regno Unito, erano comunque tra i 981 infermieri per 100.000 abitanti della Danimarca e i 610 dell’Estonia.


01 marzo 2019

Assemblea generale dei lavoratori (G.Pini - Aula Magna)



ASSEMBLEA GENERALE DEI LAVORATORI

(RETRIBUITA)


Gentile Collega,
sei invitiamo a partecipare all’Assemblea dei Lavoratori e Simpatizzanti UIL FPL che si svolgerà il:



6 Marzo 2019 dalle ore 14:00 alle ore 16:30

presso l'Aula Magna del Presidio G. Pini


Oltre a trattare varie argomentazioni ci confronteremo con l’aiuto di un esperto sulla:

21 febbraio 2019

L'infermiere e i suoi reati: la responsabilità infermieristica attraverso l'analisi delle sentenze giuridiche




di Marzia Ferrario (1), Anna Sponton (2)

(1) Infermiera Unità Operativa Cardiologia Interventistica - IRCCS Centro Cardiologico Monzino, Milano
(2) Assistente SITRA - IRCCS Centro Cardiologico Monzino, Milano

Introduzione

Tutto ciò che fino ad oggi l’infermiere ha acquisito e conquistato in termini di autonomia, competenza e responsabilità è frutto di un’evoluzione normativa e formativa, che ha continuamente ridefinito il ruolo dell’infermiere per adeguarlo ai cambiamenti del contesto sociale, culturale, scientifico, etico e politico/economico.
Nel processo di assistenza, l’infermiere è l’attore che identifica i bisogni del paziente, pianifica, interviene e prende tutte le decisioni necessarie a garantire le migliori prestazioni assistenziali. La responsabilità professionale viene valutata sulla base di come l’infermiere persegue questo suo ruolo: se il suo comportamento è conforme alle norme giuridiche, ai regolamenti interni, al contesto organizzativo; se utilizza in modo adeguato le competenze e le abilità acquisite, ma soprattutto se è adeguato il suo agire professionale, ossia quel comportamento che deriva, consapevolmente o meno, da un sistema di principi etici.

13 febbraio 2019

Gli infermieri tornano a sedere in Consiglio Superiore di Sanità

La professoressa Paola Di Giulio tra i 30 membri non di diritto del nuovo Consiglio.  Giulia Grillo: “Orgogliosa della scelta: rappresentano il meglio dell'Italia".




di Finopi, 

La professoressa Paola Di Giulio tra i 30 membri non di diritto del nuovo Consiglio.  Giulia Grillo: “Orgogliosa della scelta: rappresentano il meglio dell'Italia".

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha firmato il decreto di nomina dei 30 membri non di diritto del Consiglio Superiore di Sanità (Css).

La professione infermieristica è l’unica ad essere rappresentata, tra quelle sanitarie, grazie alla presenza nel nuovo organismo della professoressa Paola Di Giulio, Associato di Scienze infermieristiche all’Università di Torino.

Di Giulio, iscritta all’Ordine interprovinciale Milano LBM, è responsabile Ricerche Farmacologiche dell'Istituto Mario Negri di Milano e ricercatore senior del Dipartimento di ricerca Cardiovascolare sempre del Mario Negri. Oltre alla laurea in Scienze infermieristiche ha una specializzazione in Anestesia e Rianimazione, un master of Science - Advanced Clinical Practice (indirizzo Oncologia) all'Università di Guildford.

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